Sensore di movimento: qual è il migliore e dove posizionarlo in casa

Sensore di movimento: qual è il migliore e dove posizionarlo in casa

sensore di movimento
4.4/5 - (11 votes)

Un sensore di movimento, se scelto con attenzione e collocato nel punto giusto, rende la casa più sicura e più comoda: luci che si accendono da sole quando qualcuno passa, notifiche su smartphone in caso di intrusioni, consumi ridotti perché l’illuminazione resta attiva solo quando serve.

La vera differenza, più che nel prezzo o nell’estetica del dispositivo, nasce dalla combinazione tra tecnologia e posizionamento. Vediamo, quindi, come scegliere il modello più adatto e come installarlo dove davvero può funzionare bene.

Come funziona un sensore di movimento

Dietro un oggetto che sembra semplice si nasconde un principio chiaro: rilevare una variazione nello spazio controllato e tradurla in un segnale. La rilevazione può avvenire in modi diversi:

  • PIR (infrarossi passivi) – riconoscono le variazioni di calore dovute al passaggio di persone o animali;
  • microonde – emettono onde radio e misurano lo scostamento del segnale riflesso. Coprono in profondità e attraversano materiali leggeri;
  • doppia tecnologia (PIR e microonde) – il segnale scatta quando entrambi i canali concordano;
  • ultrasuoni – percepiscono variazioni nel ritorno dell’onda sonora. Utili in zone con ostacoli che interrompono la linea di vista.

Ognuna di queste soluzioni è caratterizzata da peculiarità differenti. Il sensore PIR, ad esempio, funziona al meglio con movimenti trasversali al suo raggio, le microonde riescono a “vedere” oltre, la doppia tecnologia riduce gli allarmi indesiderati, quando viene impostata con cura la sensibilità.

Dove posizionare il sensore di movimento

All’ingresso di casa conviene orientare il PIR in modo che il passaggio avvenga trasversalmente, così da intercettare il movimento in anticipo. Il posizionamento ideale è a circa 2 metri, in alto, sulla parete laterale.

Per il soggiorno, dove ci sono ampie vetrate e fonti di calore, si può scegliere un modello a doppia tecnologia, con sensibilità media. Se la stanza è molto ampia, i sensori da soffitto a 360 gradi coprono bene sedute e passaggi.

In cucina sono presenti fonti di calore e vapori. Un sensore PIR lontano da forno, piano cottura e finestre soleggiate consente un funzionamento ottimale. Per quanto riguarda le camere da letto, è importante la regolazione delle impostazioni: si preferiscono spesso soglie più alte o sensori con modalità notturna.

Infine, per portici, vialetti e giardini serve un grado di protezione adeguato all’acqua e alla polvere. Il posizionamento tipico è sopra l’ingresso o lungo il percorso pedonale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *