Bonus sorveglianza 2024, a chi spetta la detrazione su telecamere e allarme
I dispositivi di videosorveglianza per la casa utilizzano delle telecamere in grado di catturare immagini chiare e di alta qualità, anche in condizioni di bassa luminosità, grazie all’uso dei sensori LED, che assicurano una visione dettagliata di ciò che succede sia dentro che fuori l’abitazione. Il bonus sorveglianza 2024 è un incentivo importante dedicato proprio a coloro che vogliono installare in casa un impianto di questo tipo, per incrementare il livello di sicurezza.
Perché è importante puntare su telecamere e allarme
Le telecamere di sorveglianza, posizionate in punti strategici di un edificio, costituiscono uno strumento ideale per trasmettere le riprese che vengono effettuate in tempo reale su vari dispositivi tecnologici, come lo smartphone, il tablet o il computer.
Il principale vantaggio che offrono consiste nella capacità di fornire una visione completa e sempre aggiornata degli eventi che si verificano nell’area monitorata, permettendo in questo modo di verificare le condizioni di sicurezza della propria abitazione in ogni momento e di integrare il sistema di allarme con la gestione domotica dell’immobile.
Avere a disposizione strumenti di questo tipo vuol dire poter esercitare un controllo costante sulla sicurezza della casa, con la possibilità di agire in maniera tempestiva in caso di necessità.
Cosa prevede il bonus per i sistemi di sorveglianza
Il bonus sorveglianza 2024 prevede una detrazione fiscale del 50% degli importi spesi per l’acquisto, per il potenziamento o per la sostituzione dei dispositivi di sicurezza. La detrazione è distribuita su un periodo di 10 anni. Quindi la metà della somma di denaro che viene spesa per questi dispositivi viene rimborsata attraverso delle riduzioni annuali sulle imposte dovute per un periodo corrispondente a 10 anni di tempo.
L’incentivo previsto dal governo, conosciuto anche come bonus per la sicurezza o per la videosorveglianza, è destinato a tutti coloro che pagano IRPEF oppure IRES, sia che risiedano in Italia sia che non vi risiedano.
L’accesso a questo beneficio non è limitato ai soli proprietari degli immobili. Possono farne richiesta anche coloro che detengono dei diritti reali di godimento, come, ad esempio, l’uso, l’usufrutto o la superficie, oltre ad inquilini o comodatari, imprenditori individuali che utilizzano un immobile per attività non legate strettamente agli strumenti di lavoro e membri delle cooperative.
Possono fare richiesta della detrazione anche coloro che generano reddito in forma collettiva, come, ad esempio, società semplici, società in nome collettivo, società in accomandita semplice o altre entità di questo tipo, comprese le imprese familiari. Le condizioni, in questi casi, sono le stesse di quelle previste per gli imprenditori individuali.
Come richiedere il bonus sorveglianza 2024
Per la richiesta del bonus sorveglianza 2024, si deve prestare particolare attenzione alla scelta dei metodi di pagamento, in riferimento alle spese ammissibili. Viene richiesto l’utilizzo del bonifico parlante, che deve comprendere delle informazioni specifiche.
Nel pagamento effettuato deve essere indicata la causale, facendo riferimento nello specifico all’articolo 16-bis del DPR 917/1986. Inoltre, deve essere indicato il codice fiscale del soggetto che beneficia della detrazione. Va specificato anche il codice fiscale (o il numero della partita IVA) del destinatario del pagamento.
È necessario conservare il bonifico, insieme a tutte le fatture e le ricevute relative alle spese sostenute, per poter presentare i documenti in caso di eventuali verifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate.