Bonus fiscale antifurto 2023: requisiti e come detrarre

Bonus fiscale antifurto 2023: requisiti e come detrarre

bonus fiscale antifurto 2023
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Una detrazione fiscale che corrisponde al 50% su una spesa che al massimo può arrivare a 96.000 euro. Sono queste le caratteristiche principali del bonus fiscale antifurto 2023, che viene spesso definito anche bonus sicurezza o bonus allarme. L’opportunità è quella di garantire un’adeguata protezione per tutti coloro che vogliono acquistare e installare un sistema di protezione per un’abitazione.

Gli interventi che si possono effettuare

Gli interventi che vengono ammessi in questo bonus fiscale antifurto 2023 sono quelli, come viene spiegato dalla normativa disponibile, che permettono di prevenire i rischi di azioni illecite. Il termine atto illecito indica nello specifico delle eventuali possibilità, come l’aggressione o il furto.

È stato specificato che è a disposizione una proroga del contributo messo a disposizione dallo Stato fino alla fine del prossimo anno. È indicato anche che la detrazione può essere ottenuta nel corso di dieci anni.

Nella detrazione possono rientrare le spese che sono state effettuate per l’acquisto di fotocamere o videocamere che vengono collegate con centri di vigilanza appositi, di rilevatori e sensori per tenere conto dell’apertura di porte e finestre, ma anche di sistemi per il monitoraggio contro i furti, comprese le apposite centraline.

Nel bonus sicurezza 2023 rientrano anche le installazioni di cancellate, recinzioni e porte blindate.

Come detrarre la spesa per l’antifurto

Chi vuole avere a disposizione una detrazione sulla spesa che ha effettuato deve necessariamente effettuare l’acquisto con bonifico parlante. Quest’ultimo deve avere l’indicazione di tutte le informazioni che riguardano la spesa effettuata.

Chi effettua il pagamento, quindi il titolare del conto corrente, deve comunque essere la stessa persona che ha richiesto l’intervento o che ha effettuato l’acquisto.

Nel bonifico devono essere specificate delle informazioni dettagliate. Per esempio si deve indicare la causale, con il riferimento all’articolo 16-bis della norma Dpr 917/1986. Poi devono essere specificate altre informazioni, come il numero, la data e l’importo della fattura, il codice fiscale del beneficiario dell’agevolazione e il codice fiscale (in alternativa è importante indicare la partita IVA) dell’azienda che mette a disposizione i prodotti.

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