Batteria per allarme: tipologie e quanto dura
La batteria per allarme costituisce una componente molto importante del nostro sistema di antifurto che utilizziamo in casa. Dobbiamo però fare una distinzione fondamentale fra due tipi di batteria. La prima è la batteria tampone che si usa negli impianti dotati di fili. La seconda, invece, è rappresentata dalla batteria al litio che si usa negli impianti senza fili e nei sensori. È molto importante badare alla manutenzione di queste batterie, anche perché non hanno una durata infinita e ogni tanto occorre fare dei controlli per vedere se si scaricano e se sia il caso di ricorrere alla loro sostituzione.
Come funziona la batteria tampone
A molti sembra strano il fatto che la batteria dell’allarme esiste anche per i sistemi dotati di fili. Eppure essa svolge un ruolo fondamentale perché la batteria tampone funge da riserva. Questa batteria infatti entra in funzione nel momento in cui eventualmente si può verificare la mancanza di corrente oppure se c’è un sovraccarico o se avviene direttamente una disattivazione dell’interruttore.
È davvero rilevante la funzione svolta dalla batteria tampone per gli impianti con fili, perché non ci si può permettere che l’allarme smetta di funzionare, in quando tutto ciò rappresenta un rischio per la sicurezza. Le batterie tampone in genere hanno una potenza che corrisponde ad un’unità compresa tra i 3 e i 12 V.
La batteria al litio per allarme wireless: come funziona
I moderni sistemi di allarme che sono senza fili e i sensori sfruttano invece le batterie al litio con una potenza compresa tra 3 e 3.6 V. Ma quanto dura in media una batteria dell’antifurto? La regola generale vuole che mediamente una batteria duri circa due anni.
Tutto dipende comunque anche dall’utilizzo che si fa dell’antifurto. Se vogliamo fare un confronto fra la durata delle batterie tampone per gli antifurti cablati e quelle al litio per gli antifurti wireless, possiamo dire con sicurezza che di certo le batterie al litio durano di più e si mantengono cariche anche a lungo nel tempo.
Il proprietario dell’allarme ha sempre l’obbligo di verificare il livello della carica di batteria di tanto in tanto e di fare attenzione a certi segnali che indicano un basso livello di batteria. Di solito, a seconda dell’impianto di allarme, le modalità di segnalazione di un basso livello di carica possono essere sonore, mediante un segnale acustico prolungato, o visive, tramite l’accensione di luci a LED.